1979 Ducati 900 SS
863,9 cm³ desmodromic valve - gear driven SOHC – 5 speed V-twin Single feed Dell'Orto PHM 40 carbs. 80 BHP @ 7000 rpm 225 km/h (400 mt in 12,36”)
Built to complement and eventually replace the famous 750 SS, the 900SS had the same bodywork, while the traditional blue and silver color scheme of the front fairing was reversed compared to the ancestor. The engine, nicknamed Square-carters, was taken from the 860 GT, with desmodromic valves but without the electric starter which on the 860 GT had given problems and wasted the style of the engine, replaced by a kickstarter. The compression ratio, was also increased to 9.5: 1. In 1978 the third series was launched, available, as well as in the traditional blue-silver color scheme in the black-gold livery, at the time, so fashionable thanks to the popular F1 JPS Lotus cars, and for the first time alloy wheels were introduced. In that year a Ducati 900SS, the TT1 developed by NCR, bored to 883 cm³ and with a special Hewland gearbox, was brought on the race tracks by the Ducati dealer in Manchester (the "Sports Motorcycles" by Steve Wynne and Pat Slinn) and Mike Hailwood won the Tourist Trophy in the TT-F1 category, surprisingly beating the powerful Japanese machines thanks to the greater handling of the Italian bike. Curiously, the engine (one of the two spare powertrain units brought specifically at the last minute from Italy by the engineers Franco Farné and Giuliano Pedretti) broke down on the finish line due to the disintegration of the lower bevel gear of the rear cylinder, which occurred when the pilot released the throttle under the checkered flag, and the bike could not be subject to the post-race exhaust noise check, a test that the team owners were not sure they could pass.
Nata per affiancare e poi sostituire la celeberrima 750 SS, ne riprendeva in blocco le sovrastrutture, mentre la colorazione del cupolino, blu e argento, era invertita rispetto all'antenata. Il motore, sopranominato carter quadri era ripreso dalla 860 GT, con testata desmodromica e senza avviamento elettrico che sulla 860 GT aveva dato problemi e rovinava l'estetica del motore, che era stato rimpiazzato da un più sportivo kickstarter. Aumentava anche il rapporto di compressione, passato a 9,5:1. Nel 1978 fu lanciatala terza serie, disponibile, oltre che nella tradizionale colorazione blu-argento nella livrea nero-oro, all’epoca tanto di moda grazie alle trionfanti Lotus JPS di F1 e per la prima volta furono introdotti i cerchi in lega. In quell’anno una Ducati 900SS, la TT1 elaborata dalla NCR, con la cilindrata aumentata a 883 cm³ e il cambio rivisto dalla Hewland, fu messa in pista dal concessionario Ducati di Manchester (la "Sports Motorcycles" di Steve Wynne e Pat Slinn) e Mike Hailwood ottenne la vittoria al Tourist Trophy nella categoria TT-F1, battendo a sorpresa le potenti giapponesi giocando sulla maggiore maneggevolezza della moto italiana. Curiosamente il motore (una delle due unità propulsive di riserva portate appositamente all'ultimo momento dall'Italia dai tecnici Franco Farné e Giuliano Pedretti) si ruppe sulla linea del traguardo a causa della disintegrazione della coppia conica inferiore del cilindro posteriore, avvenuto quando il pilota rilasciò la manopola dell'acceleratore sotto la bandiera a scacchi, e non poté essere sottoposto al controllo post-gara della rumorosità dello scarico, una verifica che i titolari del team non erano sicuri di poter superare.
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