Sanctuary RCM189 - 2000 Suzuki GSX1100SY Katana resto-mod
The Suzuki Katana was designed in 1979–1980 by the German firm Target Design upon request of Suzuki Germany, specifically for their market. The name Katana, the famous traditional sword of the ancient Samurai warriors, really made a statement about the warlike intentions of Suzuki. When, in late 1980, the GSX1100S Katana hit the street for the first time, it was claimed by Suzuki to be the fastest mass-production motorcycle in the world, ensuring the new looks were matched by unprecedented performance levels. So radical was the design departure from previous mainstream production that most major motorcycle magazines of the time said that the design would not appeal to the masses. I remember very well those days, when crossing a Katana parked on the side of the street was almost an event. Stopping for a while in front of it talking with friends about the new design was very common. Indeed, it was a bike for gangbikers and hot heads, not really fashionable or particularly cool… But everybody agreed that it was bloody fast, scary and effective. And it was a sales success that lasted several years with the Katana declined in many different versions. A motorcycle that had a lasting impact on motorcycle design. In 2000, there was still people who wanted to buy a brand new Katana. And the Suzuki pleased its customers with the Final Edition (GSX1100SY) model, only available in Japan in a limited edition consisting of 1100 units. The specs had been practically unchanged since the 1994 GSX1100SR and the ones who bought a GSX1100S in the early 90's recognize the new model instantly. The engine and wheels were black and there have been some technical improvements, but the looks were still the same. In Japan, there was a bit of a fight to get to get the last examples of the classic super sport, and a rumor still is that the Suzuki had been fiddling with the serial numbers, that there were actually more than 1100 units made... That shows the popularity of the Katana model in Japan. Sanctuary, a brand which stands to the Japanese classic bikes more or less the same way AMG stands to the Mercedes sportcars, took one of these relatively recent models and brought it to the primitive aggressive personality, returning even more than the original 110 hp to the bike thanks to the FCR carbs and the new exhausts and improving the mechanics and the overall performance using state of the art components. The sword is not broken, the legend lives on.
La Katana nacque negli anni 1979-1980, quando la Suzuki Germany ne commissionò il progetto allo studio bavarese Target Design, specificamente per il mercato tedesco. Il nome Katana, la famosa spada tradizionale degli antichi Samurai, la diceva lunga sugli intenti bellicosi della Suzuki. Quando, alla fine del 1980, la GSX1100S Katana scese in strada per la prima volta, la Suzuki dichiarò che si trattava della più veloce moto di serie del mondo, assicurando che il nuovo look era abbinato a prestazioni senza precedenti. Tanto era radicale il distacco dallo stile della Katana dalla tipica produzione dell’epoca che le più importanti riviste di settore affermarono che il progetto non avrebbe fatto presa sul mercato. Ricordo molto bene quei giorni, quando incrociare una Katana parcheggiata sul lato della strada era quasi un evento. Fermarcisi di fronte per un po’ a discutere con gli amici era molto comune. In effetti, era una moto per smanettoni e teste calde, non esattamente alla moda e tantomeno elegante... Ma tutti erano d'accordo che fosse maledettamente veloce e spaventosamente efficace. E fu, effettivamente, un grande successo di vendite che durò diversi anni nelle sue diverse versioni. Una vera pietra miliare del design motociclistico. Nel 2000, c'era ancora molta gente che voleva acquistare una Katana nuova di fabbrica. E la Suzuki soddisfece i suoi clienti con la Final Edition GSX1100SY, resa disponibile solo in Giappone in edizione limitata di sole 1100 unità. Le specifiche erano praticamente invariate rispetto all GSX1100SR del 1994 e quelli che ne avevano acquistato una riconobbero immediatamente il "nuovo" modello. Il motore e le ruote erano neri ed erano state apportate alcune migliorie tecniche, ma l'aspetto era sempre lo stesso. In Giappone, ci fu un po’ una lotta per ottenere gli ultimi esempi della classica super sport, e si vocifera che la Suzuki giocò sui numeri di serie per poter vendere più delle 1100 unità dichiarate. Ciò dimostra la popolarità del modello Katana in Giappone. Sanctuary, un marchio che sta alle moto classiche giapponesi più o meno nello stesso modo con cui la AMG sta alle Mercedes sportive, ha preso uno di questi modelli relativamente recenti e lo ha portato alla primitiva aggressiva personalità, restituendo anche più dei 110 CV originari alla moto grazie ai carburatori FCR e al nuovo scarico in titanio, migliorando meccanica e prestazioni complessive utilizzando componenti all'avanguardia. La spada non si è spezzata, la leggenda sopravvive.
Specs: reinforced frame and swingarm. Custom billet triple tree plate. Daytona handlebar. 43mm forks with Ohlins interiors (Yamaha XJR 1300). Nitron rear shocks. OZ “Piega” racing rims: 3.50x17 front, 5.50x17 rear with Pirelli Diablo Rosso 120-70 and 180-55 tires. Front brakes, Brembo 4 piston callipers, Accossato radial pump, 320mm Sunstar rotor. Rear brake, Brembo 2 piston callipers, Nissin pump, 250mm Sunstar rotor, SMB rod and bracket. EK530 chain and sprocket. Kehin FCR 37 carburettors. Nitro Racing Titanium exhaust system.
Specs: Telaio e forcellone rinforzati. Piastra sterzo dal pieno per steli da 43mm. Manubrio Daytona. Forcella con pacchetto Ohlins Yamaha XJR1300. Ammortizzatori posteriori Nitron. Ruote OZ Racing Piega 3,50x17 anteriore, 5,50x17 al posteriore con pneumatici Pirelli Diablo Rosso 120-70 e 180-55. Freno anteriore Brembo a con pinza a 4 pistoncini con pompa radiale Accossato, disco Sunstar da 320mm, supporto SMB. Freno posteriore Brembo con pinza a due pistoncini, pompa Nissin, disco Sunstar da 250mm, supporto e asta SMB. Catena (EK530) e pignone Sunstar. Carburatori Kehin FCR 37. Scarico Nitro Racing Titanium.
Sanctuary Real Complete Machine - Kashiwa (Chiba) Japan
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