Just like five years ago, the great Salvatore D'Emilio (Sasà), historical friend of Inazuma Cafe, genuine biker and tireless traveler, leaves today for a ride of about 6,000 kilometers in South America,
somehow evoking the glorious adventures of Ché Guevara narrated in his Motorcycle Diaries. To tell the truth, his initial intention was to follow the Paris-Dakar race... Except that between the date of his decision and that of the trip, the event moved bag and baggage to Saudi Arabia.
Over the years, Salvatore has already traveled the roads of Europe, from Italy to the Isle of Man, the deserts of southern Tunisia, the Andean passes and the Carretera Austral from Santiago de Chile to Ushuaia (we reported his journey here *).
The motorcycle is still the same: "The Silver Bullet", the faithful, and now legendary, 2007 Triumph Bonneville 865cc EFI with about 60,000 kilometers in its wheels (40,000 ridden abroad). Few changes. Just enough to strengthen the reliability of the machine. Sasà tells: "The bike was tuned with the help of 'Peppetto', my mechanic (Pianeta Moto in Ceccano), and in particular the fork was provided with Bitubo cartridges and the rear end with Bitubo shock absorbers.
The tires were supplied directly by Heidenau, K90 in original size.
The transmission is also new: new chain, sprocket and pinion supplied by Regina Chain.
When it comes to the exhausts, once realized that the modified original pipes (left in in the garage for about 10 years) make the burning rate too fat, I kept the Hot rods with the Dynojet control unit and mapping bench tested years ago. I chose this waysince I have to travel for several days over 3000 meters a.s.l.
New clutch, despite the one I had wasn’t really worn out, since Newfren was si kind to provide me a new one together with a kit of new floating brake discs (too bed that we made a mistake in measuring the front one).
For the rest, I’ll have no luggage rack, only side frames, a large enduro handlebar and jut one rear mirror, as usual ”.
Most important! Sasà thought that his project could be a good idea to bring aboard his bike all goodwill people who are sensitive to the plague of the childhood cancer: "The journey is not only an opportunity to test yourself but it is also an excellent way to try to help those who really need it, having the fun of reading a cafe racer adventure. For the entire duration of the ride, a fundraising project will be active on Go-funding, and the amount collected will be entirely given to the Research department on the Ewing Cancer of the Rizzoli Orthopaedic Institute in Bologna ". If you have this sensitivity, click here.
Once again, Sasà decided to share his latest adventure with us. A few days ago, he sent his bike to Peru and today he is reaching it there, from where he will start his journey across Latin America from Lima to Montevideo. We will ride with him. Stay tuned!
The expected roadbook
27 December 2019: Flight from Rome (Italy) to Lima (Perù)28 December 2019: Preparation 29 December 2019: Lima – Nazca. 450 km
30 December 2019: Nazca – Abancay. 460 km (2300 mt. a.s.l.)
31 December 2019: Ayacucho – Cuzco. 570 km
01 January 2020: Macchu Picchu
02 January 2020: Cuzco - Puno. 367 Km
03 January 2020: Puno - La Paz. 400 km
04 January 2020: La Paz – Coroico. 64 Km (the most dangerous road in the world)
05 January 2020: Coroico – Oruro. 350 Km
06 January 2020: Oruro – Potosì. 285 Km (160 km of dirt)
07 January 2020: Potosì - Uyuni. 171 Km
08 January 2020: Salares di Uyuni
09 January 2020: Uyuni – Argentina border. 419 Km (last half in the dirt)
10 January 2020: Tupiza (Puerta del Diablo) – Agua Blancas. 400 Km
11 January 2020: Agua Blancas – Asuncion. 900 km (two days)
13 January 2020: Asuncion, Paraguay.
14 January 2020: Asuncion – Iguazù. 360 Km
15 January 2020: Asuncion – Santo Tomè. 460 Km
16 January 2020: Santo Tomè – Paysandù, Uruguay. 560 Km
17 Gennaio 2020: Paysandù – Colonia do Sacramento. 300 Km
18 January 2020: Colonia do Sacramento – Montevideo. 182 Km
19 January 2020: Motorcycle shipping
20 January 2020: Flight from Montevideo to Rome, after getting a proper new tattoo…
Proprio come cinque anni fa, il grande Salvatore D’Emilio (Sasà), amico storico dell’Inazuma Cafe, motociclista genuino e viaggiatore indefesso parte oggi per un ride di circa 6000 chilometri in Sudamerica, evocando, in qualche modo, le gloriose avventure del mitico Ché Guevara narrate nei sui diari della motocicletta.
A dire il vero, la sua intenzione iniziale era quella di seguire la Parigi Dakar… Se non fosse che tra la data della decisione e quella del viaggio, l’evento si è trasferito armi e bagagli in Arabia Saudita.
Negli anni, Salvatore ha già percorso le strade di Europa sino all’Isola di Man, il deserto della Tunisia meridionale, i passi andini e la Ruta 40 da Santiago del Cile a Ushuaia (il suo viaggio lo abbiamo raccontato qua *).
La moto è sempre la stessa: "The Silver Bullet", la fedele e ormai leggendaria Triumph Bonneville 865cc EFI del 2007 con circa 60.000 chilometri nelle ruote (40.000 percorsi all’estero). Poche le modifiche. Quanto basta a rafforzare l’affidabilità del mezzo. Sasà racconta: “La moto è stata preparata ad hoc con l'aiuto ‘Peppetto’, il mio meccanico (Pianeta Moto di Ceccano), e in particolare è stata rivista la forcella con cartucce Bitubo e l'assetto posteriore con ammortizzatori Bitubo.
Le gomme sono state fornite direttamente da Heidenau, K90 a misura originale.
Anche la trasmissione è nuova: catena, corona e pignone nuovi nuovi forniti da Regina Chain.
Per lo scarico, dopo aver appurato che pur aprendo quelli originali (fermi in garage da circa 10 anni) la combustione era troppo grassa, ho rimesso gli Hot rod con la centralina Dynojet e mappatura provata al banco anni fa. Ho preferito così. Dovendo transitare per diversi giorni a oltre 3000 metri meglio non avere troppa benzina in combustione visto che l'aria sarà di meno.
Frizione nuova, nonostante quella che montavo non era consumata, ma Newfren è stata molto generosa dandomene una nuova con in più i dischi flottanti (peccato che per l'anteriore abbiamo sbagliato misura).
Per il resto no portapacchi, telaietti laterali, manubrio da cross e un solo specchietto, as usual”.
Di importanza fondamentale è che Sasà ha pensato che la sua iniziativa potesse essere una buona idea per portare a bordo della sua moto tutte le persone di buona volontà che sono sensibili al tema della piaga cancro infantile: "Il viaggio non è solo occasione per mettere alla prova se stessi ma è anche un'ottimo modo per cercare di aiutare chi davvero ne ha bisogno ma in modo divertente e facendo (spero) emozionare chi legge. Per tutta la durata del viaggio sarà attiva una raccolta fondi su Go-funding da destinare interamente al reparto di ricerca sui tumori di Ewing dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna". Se avete questa sensibilità, cliccate qui.
Di importanza fondamentale è che Sasà ha pensato che la sua iniziativa potesse essere una buona idea per portare a bordo della sua moto tutte le persone di buona volontà che sono sensibili al tema della piaga cancro infantile: "Il viaggio non è solo occasione per mettere alla prova se stessi ma è anche un'ottimo modo per cercare di aiutare chi davvero ne ha bisogno ma in modo divertente e facendo (spero) emozionare chi legge. Per tutta la durata del viaggio sarà attiva una raccolta fondi su Go-funding da destinare interamente al reparto di ricerca sui tumori di Ewing dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna". Se avete questa sensibilità, cliccate qui.
Ancora una volta, Sasà ha deciso di condividere con noi la sua ultima avventura. Qualche giorno fa, ha spedito la sua cavalcatura a Lima e proprio oggi la raggiunge lì, da dove inizierà il suo viaggio che attraverserà l’america latina da Lima sino a Montevideo. Noi saremo in sella con lui. Rimanete sintonizzati!
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