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1997 Yamaha SR250 "Kokon" by Retro Bikes Croatia 

"They say that the SR is a legendary model - states Zeljko - that all the major customizers built at least one... They say that SR has a cult of followers in Japan... I'm not sure, maybe 400 or 500cc versions, but they all are an exotic breed here in Croatia. People here have the tendency to buy bikes as big as they get, if they cannot afford a 750cc at least, they buy a Burgman.. No small bike culture here but hopefully that will change in the future", So, when this 1997 SR250 appeared for sale, with 9000kms on the clock, ugly green paint scheme and a rusty gas tank, Zeljko didn't think twice. The bike was in stock condition but in need of a good service and with some rust issues. Also, the front suspension seemed poor and the look of the rear one was not that far. The idea was to make it visually as light as possible and give it a retro, vintage enduro vibe, which he thought it would suit.. Accordingly, the rear was looped, a custom seat made and finished in genuine leather with diamond stitching. The airbox and battery box were removed and the wiring remade to position it elsewhere, in order to leave a clean frame triangle. A Li-ion battery was purchased, very small and lightweight but stronger than stock, and it's in a new tray under the swingarm. "This model wasn't equipped with a kickstart, although it is possible to install it, we found the original parts too expensive and no used alternative was on the market at the moment, so it's electric start only as it left the factory". The gas tank was renewed from inside, the carburetor completely overhauled and rejjeted as the air comes through UNI open filter now. The engine was generally serviced, cleaned and repainted. Major upgrade was did to the suspension, with progressive springs at front  and a new set of YSS shocks at the back. New spokes were installed onto freshly powdercoated satin black hubs and rims with a pair of Heidenaus tyres to match the overall appearance. Front caliper was overhauled, new pads and brake shoes and a steelbraided hose in front. RBC installed chrome mudguards and positioned the front one high, like on old enduro models, and finally the bike got a completely different look, compared to stock. The rear end is raised to match the new stance. A LSL six days headlight was installed. A TRW low black handlebar was fitted, with the new alu dash/plate and a small speedo with integrated idiot lights, Biltwell Kung fu grips close the deal. Also, new mini led blinkers with a suitable relay were installed. The frame was detabbed, cleaned of unnecessary stuff and together with the forks, hubs and rims, powdercoated in black (hubs and rims in satin black, all other matte). The tank was painted in semi gloss beautifull paint and it looks and feels superb. Zeljuko says: "I named the bike Kokon because the word in Japanese is translated as an ancient and modern, which I think suites the bike; it is relatively new but we think we gave it that retro, oldschool vibe... All in all, we are very pleased with the end result, and we hope builds like this would inspire people here to start riding smaller bikes rather than scooters. We're convinced that this is the perfect size for a city crowd, with a non demanding base, low consumption and cheap insurance. Never the less, it has 20HP, you can have a blast riding it; we sure did!".


"Dicono che la SR sia un modello leggendario - afferma Zeljko - che tutti i principali preparatori ne hanno costruito almeno una... Dicono che la SR sia un culto con migliaia di seguaci in Giappone... Non ne sono certo. Forse le versioni 400 o 500cc, ma qui in Croazia sono una razza esotica. Da queste parti, la gente tende a comprare moto di grossa cilindrata, e se non possono permettersi almeno una 750, comprano un Burgman... Non c'è cultura per le piccole cilindrate, ma spero in un futuro diverso". Così, quando questa SR250 del 1997 è finita in vendita, con 9000 km, una brutta livrea verde e il serbatoio arrugginito, Zeljko non ci ha pensato due volte. La moto era in condizioni originali, ma bisognosa di manutenzione e con problemi di ruggine. Inoltre, la sospensione anteriore aveva esaurito i suoi giorni e l'aspetto degli ammortizzatori non era molto migliore. L'idea era di rendere la moto visivamente il più leggera possibile e conferirle un look retrò vintage-enduro, ritenuto la sua naturale vocazione. Di conseguenza, la parte posteriore del telaio è stata chiusa con ad anello, realizzata una sella artiginale rivestita in vera pelle con cuciture capitonnet. L'airbox e la batteria sono stati rimossi e il cablaggio ripristinato per posizionarlo altrove, in modo da lasciare la luce nel triangolo centrale del telaio. E' stata montata una batteria agli ioni di litio, molto piccola e leggera, ma più potente dell'originale, ed è stata posizionata su un nuovo supporto sotto il forcellone. "Questo modello non è stato dotato di avviamento a pedale, anche se è possibile installarlo, il ricambio originale è risultato troppo costoso e non abbiamo trovato niente di seconda mano, quindi l'avviamento è quello elettrico di serie". Il serbatoio è stato rinnovato dall'interno, il carburatore completamente revisionato e dotato di nuovi getti considerato che ora respira dal filtro aperto UNI. Il motore è stato interamente revisionato, pulito e riverniciato. L'aggiornamento principale è stato fatto alle sospensioni, con molle progressive all'avantreno e una nuova coppia di YSS al posteriore. Mozzi e cerchi sono stati riverniciati a polvere in nero satinato e le ruote riraggiate: indossano pneumatici Heidenaus in stile. Il freno anteriore è stato rivisto, nuova pinza, pastiglie e tubo in treccia d'acciaio. RBC ha installato parafanghi cromati e ha posizionato l'anteriore in alto, alla maniera delle vecchie enduro, e la moto ha assunto un aspetto completamente diversodall'originale. Il retrotreno è stato sollevato. Il faro è un LSL Six Days. È stato montato un manubrio basso BLW TRW, con il nuovo cruscotto in alluminio e un piccolo tachimetro con spie integrate. Le manopole sono Biltwell Kung. Inoltre, sono stati installati nuovi indicatori a led con relativo relè. Il telaio è stato accorciato, pulito degli attacchi inutilizzati e insieme a forcella, mozzi e cerchi, verniciati a polvere nera. Il serbatoio è stato verniciato in vernice satinata e ha un aspetto glorioso. Zeljuko dice: "Ho chiamato la moto Kokon perché in giapponese significa antico e moderno. Penso che sia adatto alla moto, che è relativamente nuova, ma pensiamo di averle dato un sapore retrò, vecchia scuola... Tutto sommato, siamo molto contenti del risultato finale e speriamo che realizzazioni di qusto genere ispirino la gente di qui a guidare moto piuttosto che scooter. Siamo convinti che questa sia la soluzione ideale per il traffico cittadino, con una base non impegnativa, bassi consumi e assicurazioni a buon mercato. E alla fine, ha 20 cavalli, ti ci puoi davvero divertire, e noi lo abbiamo fatto!". 










Photos by Vuri Matija


Retro Bikes Croatia

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