1998 XJR 1200 by Pedro Bacalhau
When Pedro bought this bike, one year ago, it had been already subject to an attempt of Café Racer conversion, with cheap parts, bad electrics, and a poor paint job. Now, except for the engine, the modified frame and the swingarm, everything on this bike is brand new. In order to get the modern classic look desired, Pedro and his team chose the very well known Benelli Mojave replica tank and provided it with a classic Monza cap. The target was to have a narrow fuel tank to let the engine protruding from its sides and be highly visible. The paint scheme is a combination of black satin paint, gold highlights and raw metal on display. Reducing the weight, in order to improve performance, was another must. In this respect, wheels, suspensions, subframe, alu rearsets, Akrapovic titanium exhausts, airbox removal, fenders, single seat, motogadget commands and instruments were all chosen to get the result. The front end is now coming from a 2010 GSXR. The triple clamps were CNC machined in UK, the wheels are from a Ducati 999. Pedro states that the final weight is almost 40Kg less than the stock bike. The new K&N air filters matched with the Dynojet stage 3 carb kit, FJR intake ducts and the Akro exhausts should have risen the power from the stock 98 hp to more than 120 hp. “There were a few challenges we had to deal with – Pedro says – The adaptation of the Ducati wheels to the GSXR suspension and XJR triple clamps was interesting, the rear brake was a puzzle (the disk brake size doesn’t match), the fuel tank adaptation an interesting challenge (dual fuel taps on the Mojave, one on the XJR) and the electrics a total rebuild”. The only riding compromise comes from the small size of the Mojave tank that asks for refuelling every 140km. But I’m confident that the lucky owner will happily bear this inconvenient while enjoying the admired glances of the gas station customers…
Quando Pedro ha comprato questa moto, un anno fa, era già stata oggetto di un tentativo di trasformazione in Café Racer, utilizzando parti a basso costo, impianto elettrico raffazzonato, e una verniciatura dozzinale. Ora, ad eccezione di motore, telaio modificato e forcellone, tutto su questa moto è nuovo. Al fine di conferire lo stile modern classic desiderato, Pedro e il suo team hanno scelto una replica del conosciuto serbatoio Benelli Mojave e l’hanno dotato di un classico tappo Monza. L'obiettivo era di avere un serbatoio sottile che consentisse al motore di sporgere ai suoi lati ed essere ben visibile. La finitura è una combinazione di vernice nera satinata, riflessi oro e metallo grezzo a vista. Ridurre il peso, al fine di migliorare le prestazioni era un altro must. A questo proposito, ruote, sospensioni, telaietto posteriore, pedane in alluminio, scarichi in titanio Akrapovic, rimozione airbox, parafanghi, sella, comandi e strumenti Motogadget sono stati tutti scelti per ottenere il risultato. L’avantreno è proviene da una GSXR del 2010. Le piastre di sterzo sono state prodotte con macchinari a controllo numerico nel Regno Unito, le ruote sono Ducati 999. Pedro afferma che il peso finale è di quasi 40 chili inferiore a quello della moto di serie. I nuovi filtri aria K & N abbinati al kit Dynojet stage 3, i collettori di aspirazione e gli scarichi Akro dovrebbero aver incrementato la potenza dai 98 CV di serie a più di 120 CV. "Ci sono stati alcuni problemi che abbiamo dovuto affrontare – dice Pedro – L'adattamento delle ruote Ducati sulla forcella GSXR e questa con le piastre XJR è stato interessante, il freno posteriore è stato un puzzle (la misura del disco non corrisponde), l'adattamento serbatoio una sfida interessante (rubinetti doppi sul Mojave, uno sul XJR.) e l'impianto elettrico tutto da rifare". L'unico compromesso è la capacità del serbatoio Mojave che consente una autonomia di non più di 140 km. Ma sono convinto che il fortunato proprietario sarà lieto di sopportare questo inconveniente quando si godrà gli sguardi ammirati dei clienti della stazione di servizio...
Quando Pedro ha comprato questa moto, un anno fa, era già stata oggetto di un tentativo di trasformazione in Café Racer, utilizzando parti a basso costo, impianto elettrico raffazzonato, e una verniciatura dozzinale. Ora, ad eccezione di motore, telaio modificato e forcellone, tutto su questa moto è nuovo. Al fine di conferire lo stile modern classic desiderato, Pedro e il suo team hanno scelto una replica del conosciuto serbatoio Benelli Mojave e l’hanno dotato di un classico tappo Monza. L'obiettivo era di avere un serbatoio sottile che consentisse al motore di sporgere ai suoi lati ed essere ben visibile. La finitura è una combinazione di vernice nera satinata, riflessi oro e metallo grezzo a vista. Ridurre il peso, al fine di migliorare le prestazioni era un altro must. A questo proposito, ruote, sospensioni, telaietto posteriore, pedane in alluminio, scarichi in titanio Akrapovic, rimozione airbox, parafanghi, sella, comandi e strumenti Motogadget sono stati tutti scelti per ottenere il risultato. L’avantreno è proviene da una GSXR del 2010. Le piastre di sterzo sono state prodotte con macchinari a controllo numerico nel Regno Unito, le ruote sono Ducati 999. Pedro afferma che il peso finale è di quasi 40 chili inferiore a quello della moto di serie. I nuovi filtri aria K & N abbinati al kit Dynojet stage 3, i collettori di aspirazione e gli scarichi Akro dovrebbero aver incrementato la potenza dai 98 CV di serie a più di 120 CV. "Ci sono stati alcuni problemi che abbiamo dovuto affrontare – dice Pedro – L'adattamento delle ruote Ducati sulla forcella GSXR e questa con le piastre XJR è stato interessante, il freno posteriore è stato un puzzle (la misura del disco non corrisponde), l'adattamento serbatoio una sfida interessante (rubinetti doppi sul Mojave, uno sul XJR.) e l'impianto elettrico tutto da rifare". L'unico compromesso è la capacità del serbatoio Mojave che consente una autonomia di non più di 140 km. Ma sono convinto che il fortunato proprietario sarà lieto di sopportare questo inconveniente quando si godrà gli sguardi ammirati dei clienti della stazione di servizio...
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