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Sylvain Barel is 41 yo and lives in Reunion, a French island in the Indian Ocean east of Madagascar. His project, based on a 1990 Sportster 883XL started more than three years ago. Don’t miss the full story of this tropical beauty in the rest of this post!

Sylvain Barel ha 41 anni e vive a Reunion, un'isola francese nell'Oceano Indiano a est del Madagascar. Il suo progetto, basato su una Sportster 883XL del 1990 ha avuto inizio più di tre anni fa. Qui di seguito la storia completa di questa bellezza tropicale…



It all started watching on the net and on the magazines that I regularly buy some superb cafe racer builds: simple, naked, born to run. Most were by Wrenchmonkees or Deus Ex Machina, and I wanted to do the same thing, because I hardly like stock bikes. The choice of a Sportster as a donor bike was made for several reasons. First of all, I had already had a dirt track Sporty 883R, I was aware of the almost endless opportunities to find spare parts and, finally, not being a mechanic, I had to rely on someone, and I thought to Pascal Turini, of the Mobile Work Shop in St. Pierre, who had already worked on my 883R. He found me a 1990 Sporty four-speed that had an accident and we used it. The idea was to create a Café Racer simple and light (as light as a Harley can be), a bike based on the café racer standards without being bound by dogmas or obligations of style and which could get a yard built look, male, no frills and old school .

Tutto è cominciato vedendo apparire sulla rete e sulle riviste che compro regolarmente alcune superbe realizzazioni cafe racer: semplici, nude, fatte per correre. La maggior parte erano di Wrenchmonkees o di Deus Ex Machina, e ho voluto fare la stessa cosa, perché le moto di serie non mi piacciono quasi mai. La scelta della Sportster come base si è imposta per diversi motivi. Prima di tutto ne avevo già avuta una, preparata per le piste sterrate, sapevo delle pressoché infinite opportunità di trovare ricambi e, infine, non essendo un meccanico, dovevo affidarmi a qualcuno, e ho pensato a Pascal Turini, della Mobile Work Shop di St. Pierre, che aveva già lavorato sulla mia 883R. Lui mi ha trovato un Sporty incidentata del 1990 a quattro marce che abbiamo usato come base. L'idea era di creare una Café Racer semplice e leggera (per quanto può esserlo una Harley) che riprendesse gli standard del genere senza vincolarsi a dogmi o obblighi di stile e a cui dare un aspetto artigianale, virile, senza fronzoli e old school”. 



Sylvain says he spent many hours watching thousands of photos on the net, all kinds of creations, to refine the idea of what he wanted. "I also spent a lot of time searching for parts to fit: some made specifically for Harley (as the tank and controls by Storz Performance or the clip-on’s by Roland Sands) and others to be adapted (like the seat) or to be custom handmade (mufflers or chain sprocket)". 

Sylvain racconta di aver passato molte ore a visualizzare migliaia di foto in rete, realizzazioni di tutti i tipi, per perfezionare l’idea di quel che voleva. “Ho anche passato un sacco di tempo a cercare le parti da montare: alcune prodotte appositamente per le Harley (come il serbatoio e i comandi Storz Performance o i semimanubri Roland Sands) e altre da adattare (come la sella) o da realizzare artigianalmente (i terminali di scarico o il pignone catena)”. 



Sylvain proudly says that the seat was the hub of everything. He purchased it at Deus Ex Machina in Sydney during a trip to Australia with his family. "My wife was so excited to have it in ther bag ...” The Firestone Deluxe Champion tires (compulsory!) were mounted on Akront rims equipped with stainless steel spokes. The belt drive has been replaced by a chain (old school!). The engine and transmission have been improved with new clutch, Andrews camshafts, S&S carb, Dyna ignition and, of course, a complete set of new gaskets. The electrical system has been simplified and the battery has been moved under the swingarm. Fork and adjustable shock absorbers are from an FXDX Dyna Sport, as well as the four pistons brake calipers. "In the end, a Harley that brakes!" For the painting of the tank and the crankcase Sylvain chose a metallic gray, then "aged" with the airbrush, while the frame and oil tank were powder covered with wrinkled black paint. The oil tank and the plate holder were found on ebay". 

"La sella - afferma orgogliosamente Sylvain - è stata il fulcro di tutto". E’ stata acquistata da Deus Ex Machina a Sydney nel corso di un viaggio in Australia con la famiglia. “Mia moglie era entusiasta di averla in borsa... Gli pneumatici Firestone Deluxe Champion (obbligatori!) sono stati montati su cerchi Akront dotati di raggi in acciaio inox. La trasmissione a cinghia è stata sostituita da una catena (vecchia scuola ! ). Il motore e il cambio sono stati migliorati grazie a nuovi dischi frizione, alberi a camme Andrews, carburatore S&S, accensione Dyna e, naturalmente, un set completo di nuove guarnizioni. L’impianto elettrico è stato semplificato e la batteria è stata spostata sotto il forcellone. Forcella e ammortizzatori regolabili sono elementi di origine FXDX Sport Dyna come le pinze freno a quattro pistoncini. “Alla fine, una Harley che frena!” Per la verniciatura del serbatoio e del carter motore Sylvain ha scelto un grigio metallico poi "invecchiato" con l’aerografo, mentre il telaio e il serbatoio dell'olio sono stati coperti con vernice nera raggrinzita. La coppa dell'olio e la targa sono stati trovati su ebay".



"Actually, I played the role of the art director, while Pascal, assisted by his friend Gege, took care of the mechanical components and assembly, as well as of the handmade components. Chakal of Chakal Custom Paint has been took care of the painting and Stéphane of the polishing the steel metal parts. All photos are by Veronique Tournier, a local journalist. (…) In the end this bike is a lot of fun to drive, even over long distances, despite a lot of vibration because of the engine directly linked to the frame. It 'a men bike, I like the look (excuse me, I like it a lot) and is exactly what I wanted"... And so would we... 

In realtà ho svolto il ruolo di direttore artistico, mentre Pascal, assistito dal suo amico Gege, si è preso cura della meccanica e del montaggio nonché della componentistica fatta a mano. Chakal di Chakal Custom Paint si è occupato della verniciatura e Stéphane della lucidatura dell’acciao inox. Le foto sono di Veronique Tournier, giornalista locale. (…) Alla fine si tratta di una molto divertente da guidare, anche su lunghe distanze, nonostante le molte vibrazioni dovute al motore direttamente vincolato al telaio. E’ una moto maschia, mi piace il look (e anche molto) ed è esattamente quello che volevo”. E la vorremmo anche noi… 

© Inazuma Cafe Racer

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