1977 Suzuki GS 750 by my friend Lorenzo Rapparini... (Son of a Bomb)
Like it? Read the full story
Like it? Read the full story
“La passione per la meccanica è una cosa che mi porto dietro da sempre, quella della moto da prima. Non sono mai riuscito a tenere le mani in mano. Tre quarti delle cose che costruisco non servono a un cazzo, ma mi piacciono tanto e io credo che alla fine tutto faccia brodo. Quando ti nasce un figlio però, ti resta poco tempo e così è cominciata la mia avventura in modalità "sto più in garage che in mezzo ai boschi con la moto". Si, perchè io sono uno che con la moto devi andare ovunque. Per complicarmi la vita, però, ho deciso di scoprire il mondo delle cafè racer.”
“I’ve always been passionate of mechanics and motorcycling. I‘m unable to hold my hands. Three quarters of the things I make are fucking useless, but I love them and I think that ultimately it’s all worth the effort. When you have a child, however, you have little time left and so my adventure began in the mode "I'm more in the garage than in the woods with my bike." Yes, because I am one that 'with your bike you should be able to go anywhere!'. To complicate my life, though, I decided to explore the world of cafe racers.”
"Questo GS 750 del 1977, primo modello con il doppio disco, l'ho trovato per la modica cifra di 800 euro da un pazzo olandese, uno di quelli che corrono sul bagnato sulle stradine di campagna in pieno inverno. In effetti la moto si presentava davvero malaccio. Nel lungo inverno trascorso, quello con più di un metro di neve, ho cominciato a pensare a un tema da dare alla moto. Viste le sue condizioni pietose, le ho dato il nome di Rusty Bitch (puttana ruggionsa). Roba comperata qui ce ne è davvero poca: cavi, candele, guarnizioni e poco altro. Tutto il resto l'ho fatto a mano o è stato fatto a mano: sverniciatura, verniciatura, realizzazione dei pezzi, saldature. Le ore sono state tante, come le idee che man mano mi venivano in corso d'opera: non ho disegnato nulla, né pianificato nulla, mi mettevo li e quel che veniva, veniva."
"I found this 1977 GS 750, first model with the double disc brake, for the modest sum of 800 Euro by a crazy Dutch, one of those who run on wet country roads in winter. In fact the bike was really in bad conditions. During the last long winter, the one with more than a meter of snow, I began to think of a theme to give to the bike. Due to its poor condition, I gave it the name of Rusty Bitch. Here, purchased items are very little: cables, spark plugs, gaskets and little else. I personally handmade the rest, or it has been handmade by friends: stripping, painting, construction of parts, welds. I spent many hours on it, as the ideas came along the way: I have not drawn or planned anything in advance. I started working, and what it was… was."
"Molto difficile è stato fare un codino che mi piacesse: ne ho fatti tre. La verinciatura è stato un altro punto complesso, trovare infatti una vernice che simulasse la ruggine non è stato né facile né cheap ma ce l'abbiamo fatta. E poi l'effetto antidato, fatto a mano pezzo per pezzo. Grazie ai consigli del mio amico Matteo "Phantom" mi sembra una bomba no? Il motore non ha subito modifiche solo sostituzione pezzi, guarnizioni, filtri, olio, sabbiatura e micropallinatura, e qui devo ringraziare il mio amico "Mario" meccanico di lunga data o il grande "Pier" che ha trovato le introvabili Genuine Spare Parts Suzuki; il mio amico Rino che mi trova i cuscinetti e mi spiega come si usa tornio, e Giotreb che mi allunga sempre gli sfridi di metallo che trova al lavoro, perchè io sono un poveraccio e con quelli devo fare. Le parti in cuoio saltano fuori da serate passate nella cantina di un piadinaro, il mio migliore amico, l'Orso, che si è dato a questo hobby e pare riuscirgli bene: fa bisacce e portafogli in cuoio che sono la fine del mondo. Le persone che hanno collaborato-aiutato-ricercato-fornito il loro tempo sulla Rusty sono tante e non riesco ad elencarle tutte, ma posso dire che quella moto non è solo una moto, mi ha dato modo in un momento difficile della mia vita, di conoscere gente nuova, apprezzare pregi e difetti di chi conoscevo già, insomma sulla Rusty Ditch, ci hanno messo le mani in tanti, del resto è una bitch, la mia bitch."
"The making of a tail I liked was very difficult: I have done three of them. The painting was another issue: finding a paint that simulates the rust, in fact, has been neither easy nor cheap, but I made it. And then the vintage effect was handmade piece by piece, thanks to the advice of my friend Matthew "Phantom", I think it's a blast: isn’t it? The engine remained the original one with new spare parts only: gaskets, filters, oil and polishing. Here I must thank my friend "John" lifelong repairer and the great "Pièr", who found for me the rare Suzuki Genuine Spare Parts; my friend Rino who found for me the bearings and explained how to use the lathe, and "Giotreb" who gave me the scraps of metal of his workshop, because I am a poor guy and that’s what I got to do. The leather parts jumped out from evenings spent in the cellar of a friend of mine’s sandwich bar: my best friend "Bear" has the hobby of making leather bags and wallets, and they are very cool. I cannot list all the people who worked-helped-searched-spent their time on Rusty, but I can say that this bike is not just a bike: in a difficult moment of my life, it gave me the way of meeting new people and to appreciate strengths and weaknesses of those who already knew. In short, so many hands touched my Bitch, but after all, it’s a bitch, my bitch."
Testo / Story: Lorenzo Rapparini; Traduzione e adattamento / Translation and adaptation inazuma Luke;
Photo courtesy of Lorenzo Rapparini
Photo courtesy of Lorenzo Rapparini
Bello ciò che hai fatto e bello pure quel che hai scritto.
ReplyDeleteRenato
Gran bel lavoro. Gran bella storia. Gran belle foto. Hai fatto tu anche quelle?
ReplyDeleteLeggete bene: Testo / Story: Lorenzo Rapparini; Traduzione e adattamento / Translation and adaptation inazuma Luke; Photo courtesy of Lorenzo Rapparini
ReplyDeleteFiga sta zoccola!!!
ReplyDelete