Hell made...

Vergognosamente, ne scrivo solo ora, dopo aver chattato con uno dei miei primi amici di Facebook, San Marco Filios, di cui mi sfuggiva la connessione con Anvil Motociclette, che invece conosco e seguo da mesi... Prima ancora di aprire i battenti dell'Inazuma Cafè.

La Settemezzo Selvatica: San Marco Filios e, a destra, Alessandro Phonz Fontanesi di Anvil Motociclette

Nelle more di acquisire questa mia nuova consapevolezza, attendevo fiducioso qualche gustosa novità per sparare un bel post sul mio blog. In effetti, di Anvil si è detto tutto e ovunque: Pipeburn (carina la storia del cb450), Ottonegro, Le Container, il mio amico Ottonero, la rivista di culto Riders e, appena una settimana fa, anche la rivista/bibbia mensile Motociclismo (con tanto di video, che ho bloggato più avanti). Insomma, come dicevo al buon Filios, non volevo pubblicare l'ennesimo articolo già letto. Invece...

C'è da dire che non è affatto detto che tutti i miei 32 lettori quotidiani  (il blog cresce eh!) conoscano già Anvil e le sue belle moto, come non è detto che abbiano visto il video girato a Monza con la prova della Settemezzo Selvatica (una Honda CB750 del 1981 per essere precisi). Beh, forse si... Ma intanto... Vi stupirà vedere come lo smaliziato tester percorra la pista bagnata con particolare perizia, probabilmente intimidito dalle forcelle molto sfilate e dalle gomme tassellate... Beh. Non sarà una prova estrema e io di certo non avrei fatto di meglio. Dunque la vera notizia è il gran passo in avanti compiuto dalla rivista Motociclismo, che leggo da più di vent'anni, che ormai ritenevo si fosse definitivamente dimenticata di una intera categoria di classic bikers... Noi del cafè, per essere chiari.

E allora non resta che attendere che le prossime realizzazioni hell made di questi ragazzi (ci conto eh?), che mi sembrano assai in gamba e pure simpatici (di quelli che non se la tirano per capirci) nonché che la beneamata rivista/bibbia mensile torni a parlare di moto classiche, di sano e lucido acciao e maschia e ruvida ruggine su due ruote, proprio come piace a noi.